SERIE A – LJAJIC ALLA ROMA. Presentato GERVINHO. LAMELA AL TOTTENHAM
SERIE A – LJAJIC firma ed è della ROMA. Presentato GERVINHO. LAMELA AL TOTTENHAM
Visite mediche e contratto (quinquennale) per il serbo, costato 15 milioni. Lamela vola in Inghilterra, nelle casse giallorosse 30 milioni più 5 di bonus. Presentato l’ivoriano, che punzecchia Wenger: “Io sfiduciato? Non ho mai giocato con continuità”. E su Garcia: “Ho sempre avuto un bel rapporto con lui ma non sarà un vantaggio: fa giocare soltanto chi merita”
di MATTEO PINCI
ROMA – De Rossi come cicerone, in giro per la città, è un bel biglietto da visita per chiunque. Soprattutto se chi arriva deve raccogliere l’eredità pesantissima di Erik Lamela. Adem Ljajic è sbarcato a Roma. Per effettuare le visite mediche e mettere la firma su un contratto che lo legherà alla capitale per 5 anni a 1,9 milioni netti a stagione. Un affare per tutti, anche – soprattutto – per la Fiorentina, che dall’operazione di cessione di un giocatore svincolato tra 12 mesi incassa 11 milioni subito, altri 4 variabili legati a bonus su presenze del giocatore e soprattutto una percentuale lievemente inferiore al 20 per cento sul prezzo di una futura vendita di Ljajic da parte della Roma.
Intanto Lamela è un giocatore del Tottenham, ufficiale per 30 milioni e 5 di bonus: “Orgoglioso di aver giocato con la Roma, un giorno spero di tornare”, il suo saluto.
Arrivo alla stazione Termini dopo il viaggio in treno da Firenze, maglietta bianca, occhiali da sole, borsa a tracolla. A un’occhiata distratta, Adem Ljajic poteva quasi sembrare uno dei tanti giovani turisti arrivati a Roma in questi giorni. Ad attenderlo, invece, non un tour al Colosseo e Fontana di Trevi, ma le visite mediche al Campus Biomedico e la firma sul contratto con la Roma, oltre alla prima sgambata con i compagni.
Ma anche una piccola sorpresa: il benvenuto da parte di uno dei simboli della squadra. Ad aspettarlo a Trigoria ha trovato infatti Daniele De Rossi. Il leader ritrovato della Roma ha voluto portare con sé il trequartista serbo per scambiare con lui qualche chiacchiera e aiutarlo nella ricerca della casa. Ljajic si sarebbe convinto a prendere l’appartamento lasciato libero solo pochi giorni fa da Daniel Osvaldo – come lui ex fiorentino dal caratterino non facilissimo – e di proprietà del centrocampista di Ostia.
La Roma per chiudere l’affare ha dovuto lasciare alla Fiorentina una percentuale dell’incasso dall’eventuale cessione futura del calciatore: si parla di cifre vicine al 20 per cento, forse qualcosa in meno. Ma prendere l’esterno che serviva a Garcia – il tecnico è un estimatore del giocatore serbo – era troppo importante. E ancor di più farlo contestualmente alla cessione di Lamela volato in Inghilterra.
Da stasera invece il ds Sabatini è a Milano: per vendere. Vicino all’addio Tallo, che piace all’Ajaccio. Si cercano squadre anche per Burdisso e Borriello, mentre per Marquinho alla Juve si attende la cessione di De Ceglie.
IL GIORNO DI GERVINHO – “Sono qui perché la Roma è un grande club, non è assolutamente un passo indietro per la mia carriera”.
La presentazione a esordio già avvenuto è un classico degli ultimi anni, con il mercato aperto a lungo e gli impegni ufficiali che non danno tregua: tale sorte spetta anche a Gervinho, l’esterno che la Roma ha acquistato dall’Arsenal e che già a Livorno ha debuttato in maglia giallorossa, anche se soltanto a partita in corso.
L’ivoriano non risparmia qualche frecciatina nei confronti del suo vecchio tecnico, Arsene Wenger. “Ha detto che mi mancava la fiducia? Lo rispetto e sono contento di aver giocato per lui, tuttavia è difficile giudicare quello che ha detto: non si tratta soltanto di fiducia, non ho mai avuto modo di giocare più partite”.
FELICE CON RUDI – Tutt’altra storia, invece, con Rudi Garcia, agli ordini del quale ha già giocato in Francia, con il Lille. “Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con lui, mi ha costantemente dato fiducia. Il mister è una persona intelligente ed è stato importante per la mia carriera, di lui posso dire solo cose positive, l’ho anche trovato più evoluto rispetto a 3 anni fa. Non mi ha dato nessuna garanzia, so di dover lavorare duro per ottenere il posto da titolare, conoscere Garcia non è un vantaggio. Giocherò soltanto se riuscirò a convincerlo in settimana. Sono cosciente di dover ancora migliorare fisicamente, non sono al 100%”. L’ex ala dei Gunners non crede a una Roma ridimensionata dal mercato. “Abbiamo perso giocatori importanti ma ne sono arrivati altri. La squadra è buona, l’attacco è di alto livello. Possiamo fare cose importanti, siamo molto ambiziosi. Ljajic? Non lo conoscevo ma sento che potremo fare cose importanti assieme”.
UN ONORE GIOCARE CON TOTTI – L’ivoriano si mette a completa disposizione di Garcia: “Non ho alcuna preferenza sul mio ruolo. Posso giocare esterno e al centro, dipenderà dal mister e dalle esigenze di partita. A Livorno sono rimasto in panchina all’inizio, è vero, non so se è stata una scelta tecnica o fisica ma non importa, sono contento che la squadra abbia iniziato con una vittoria.
In campo nessuna sorpresa, non ho sentito l’emozione dell’esordio in Italia”.
Oltre a Ljajic, Gervinho avrà Totti come compagno di reparto: parole al miele nei confronti del capitano giallorosso. “Giocare con lui è un onore, lo vedevo in televisione quando ancora ero in Africa, per me è un piacere poter stare con lui anche nella vita di tutti i giorni”.
Il debutto casalingo, in programma domenica contro l’Hellas Verona, vedrà la Curva Sud chiusa per gli ululati a Balotelli di fine campionato scorso: il fantasista non si sottrae alle domande sul razzismo: “Non è mai facile per i giocatori affrontare episodi del genere, confido molto nel lavoro che sta facendo la Fifa in questo senso. Spero che i tifosi prendano coscienza della gravità della situazione”.