44° Anno. Pranzo di Beneficenza offerto dalla Famiglia Li Causi
Sono 44 anni che la Famiglia Li Causi offre il giorno 19 Marzo un pranzo ai più bisognosi. e dopo la morte di Giuseppe (Pippo o Peppino per tanti di noi) adesso sono i figli che hanno proseguito l’usanza di famiglia perché fosse ancora una volta questo giorno una festa per chi è meno fortunato nella vita.
Una tradizione come detto iniziata dal padre Pippo, e oggi continuata dai figli Rosario, Franco e Giovanni. Il pranzo ha visto portate a base di: antipasti,pasta con le sarde, carne arrosto accompagnata dal pane di San Giuseppe benedetto ed, ovviamente, le “sfince” di San Giuseppe.“
Seduti tutti in una tavola imbandita e serviti in maniera elegante insieme a tanti amici presenti solo per la gioia di condividere questa giornata e con la partecipazione di diversi artisti che con la loro musica hanno voluto allietare il tutto.
Piazza San Francesco di Paola è diventata una grande sala delle feste all’aperto.
Chi come me ha cominciato a frequentare in tempi molto lontani lo Stadio …la mitica ..Favorita… non poteva non diventare amico di questo splendido uomo che era Pippo Li Causi che gestiva il bar all’interno dello stadio e che …. sparpagliava in maniera scientifica tutti i suoi “addetti alla vendita “ praticamente i “venditori di ghiaccioli ovvero i ghiacciolari” in ogni settore della struttura ed erano non solo bravi convincerti a comprarli ma straordinari lanciatori ai quali non ho mai visto sbagliare un colpo e per questo qualcuno un giorno lo chiamò il…. “Direttore dei ghiaccioli”……
Grazie anche adesso ai suoi figli , veramente speciali anche loro, questa tradizione continua … come ho scritto ….una bella storia della nostra tormentata e bellissima Palermo ….
E mi fa piacere condividere l’ultima parte di quest’articolo di Repubblica pubblicato il giorno in cui Pippo se ne è andato perché come detto è così che lo ho conosciuto anch’io …. “….. con quel suo carattere burbero, ma buono. Sì, buono. Pippo Li Causi era un buono capace di slanci di grande solidarietà. Ogni anno, per la festa di San Giuseppe, organizzava a sue spese una festa a piazza San Francesco di Paola. Invitava tutti gli indigenti della zona che gli venivano segnalati dalla parrocchia. Gli offriva il pranzo, gli organizzava la festa con tanto di orchestrina e cantanti. Nei suoi occhi leggevi che era felice. Più felice dei suoi ospiti che forse facevano solo quel pasto decente in tutto l’ anno.
Ogni tanto si rifugiava nel suo angolino dello stadio dove al muro erano appese le foto in bianco e nero del Palermo che fu. Gli piaceva raccontare di quando andava in giro con il carrettino a vendere il gelato alla Palazzina cinese. Un gelato alla nocciola e alla cannella che, bontà sua, in qualche occasione preparava per gli amici. Te l’ offriva orgoglioso. Lo stesso orgoglio di quando parlava della famiglia: della moglie, dei nipoti, dei figli, di Franco, Rosario, di Giovannello che oggi ha preso in mano il bar dello stadio e con il quale sarà bello continuare la tradizione e bere tanti caffè prima della partita in memoria di Pippo.”
Infatti …. è proprio così …..