Coni. Domani il commissariamento della Lega e della FIGC. Gli scenari.
La 1071ª riunione della Giunta Nazionale del CONI si terrà domani 1° febbraio a Roma, presso il Foro Italico, con inizio alle ore 15.00.
Questo l’ordine del giorno:
1) Comunicazioni del Presidente
2) Federazione Italiana Giuoco Calcio – Commissariamento
3) Varie e proposte dei membri della Giunta Nazionale.
Al Tg1, in una breve intervista, arriva la conferma di Giovanni Malagò che, sul doppio commissariamento di Lega e Figc dice: «storicamente sono il Presidente del Coni od il Segretario generale a prendersi questa responsabilità sulle spalle, ma sarà doveroso coinvolgere persone del calcio.” Su di un ruolo di Buffon risponde :”In futuro, ora si farebbe confusione, sta giocando, parliamo invece di gente già disponibile e preparata. Quanto al ct», ha concluso, «in Italia abbiamo solo l’imbarazzo della scelta».
Ricordiamo su questo ultimo punto quali sono, al momento, i possibili candidati per la panchina azzurra. I nomi sono 3 e tutti , in ogni caso, di rilievo e cioè Mancini (già finito sul taccuino di Gravina), Conte e Ranieri. Nella scelta bisognerà considerare lo stipendio anche se il segretario Uva ha accantonato in bilancio una cifra cospicua, più di 5 milioni ma, soprattutto, l’affinità elettiva.
Dunque pochi concetti ed. almeno vista dalla parte sua , idee chiare che domani porteranno al doppio commissariamento di Lega e della Figc dopo che l’Assemblea elettiva di giorno 29 Gennaio, giunta al ballottaggio , nonostante il passo indietro di uno dei candidati, Cosimo Sibilia, a favore di Gravina non aveva dato esiti.
Domani parte un’altra pagina sul mondo del calcio italiano che riteniamo non verrà chiusa tanto presto ma probabilmente durerà almeno un anno. In tuttto questo, come programmato, c’è Malagò in partenza per la Corea e per le Olimpiadi invernali ma, come ha ricordato Gianni Petrucci, che è stato anche lui Presidente del Coni e conosce bene la macchina olimpica, «il compito più gravoso è sulle spalle del capo-delegazione, Malagò può lavorare al telefono».
Malagò e Roberto Fabbricini (il segretario generale) sono quindi i due nomi intorno ai quali si comporrà la squadra per gestire il commissariamento e potranno lavorare in perfetta sinergia ma non potranno fare a meno di creare con loro uno staff di persone che lavorino verso un’unico obiettivo fare uscire il calcio italiano da questo momento di stallo e di crisi. Perché il compito, come ha spiegato ieri il ministro Lotti, «non è soltanto quello di cominciare dal basso, dal calcio giocato ma di riscrivere le regole che hanno portato allo stallo».
Ed in tutto questo bisogna ricordare una variante secondo noi fondamentale che se è vero che Malagò ha costruito un rapporto diretto con Lotti, Ministro con la delega per lo sport del Governo Gentiloni, a marzo dovrà fare i conti con un ormai certo cambio della guardia e con nuovi interlocutori politici.
Quali i candidati a collaborarlo nella veste, che domani scopriremo, per Malagò di commissario diretto o indiretto?
Billy Costacurta è il primo della lista, con il quale ha già auto un colloquio esplorativo già un mese fa lo stesso Malagò, che se accettasse dovrà lasciare Sky e fra i suoi compiti avrebbe anche quello di scegliere il prossimo Ct della Nazionale. Lapidario ed ironico il suo commento ad un amico : «Scusa non posso rispondere, sto pensando al ct»
Nel mirino anche Demetrio Albertini che collaborò con il commissario Guido Rossi nel periodo post calciopoli che sintetizza il momento con: «sarò in silenzio fino a sabato».
Domani sapremo le scelte di Malagò che dovrà dare una risposta se è meglio guidare la ricostruzione della Federcalcio oppure scegliere di curarsi direttamente della Lega di A per governarne i dissidi che vedono per ora un organismo spaccato a metà e, cosa molto rilevante, avere potere decisionale sulla fondamentale trattativa dei diritti tv del prossimo triennio, dopo il rifiuto delle offerte di Sky e Mediaset e con ancora tutto in alto mare.