Palermo niente fallimento ma ok a concordato

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Per il Palermo niente fallimento ancora una volta correttamente da parte della Giustizia ordinaria, infatti, arriva una deliberazione in contrasto con le speranze di gufi e di chi ha remato contro diventando corresponsabili dell’omicidio sportivo messo in atto con la conseguente creazione di nuova società e la serie D, con il collegio della sezione Fallimentare del Tribunale di Palermo, presieduto da Gabriella Giammona che ha accettato e dato il via libera alla richiesta del club controllato dalla Arkus, ovvero la procedura di un concordato in bianco, concordato preventivo chiesto dal legale della U.s. Città di Palermo, Antonio Atria.

Con questo provvedimento il Tribunale ha concesso due mesi per evitare il fallimento del Palermo e dar modo di accordarsi con i creditori.

Il Tribunale ha nominato l’avvocato Calogero Pisciotta ed il commercialista Gabriele Palazzotto come amministratori giudiziari e loro avranno il compito di seguire la presentazione di questo piano di rientro che è possibile e percorribile e che eviterebbe così il fallimento della società e consentirebbe di attendere con serenità anche il giudicato del Tar del Lazio sull’esclusione dalla serie B che potrebbe, come tutti i veri tifosi si augurano, prendere una decisione diversa da quella federale ed ordinare di riammettere il Palermo in serie B con il conseguente annulamento dello svincolo dei giocatori che tornerebbero in organico nel Palermo recuperando così un patrimonio di almeno 40-50 milioni di euro.

Ricordiamo che la giustizia ordinaria in tutti e tre i gradi di giudizio , Primo grado, Appello e Cassazione ha respinto la richiesta di fallimento avendo verificato, anche grazie ad esperti incaricati esterni, che non ve ne fossero i motivi e che i bilanci rosanero erano a posto e non risultava nulla di illecito od irregolare.

Il Palermo rimane così in vita e rimangono ancora in organico i dipendenti,ai quali va il nostro pensiero, privati dal provvedimento di sfratto del Sindaco del luogo di lavoro, e ci sono da esigere somme legate ad alcune cessioni come quella di Posavec che dovrebbero portare nelle case rosanero già solo con lui un milione di euro.

 

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