Giovedì 28 maggio 2020
ROMA – Si è concluso l’atteso incontro tra il ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora con i vertici del calcio italiano per decidere sulla ripresa della stagione calcistica 2019/2020, interrotta a inizio marzo per l’emergenza Coronavirus.
Adesso l’incontro col presidente del Consiglio Giuseppe Conte per decidere la data del nuovo inizio della Serie A, che dovrebbe essere il 20 giugno. Il 13 giugno potrebbe giocarsi la Coppa Italia.
Ore 19.50 – Spadafora: “Serie A al via il 20 giugno”
“La Serie A riparte il 20 giugno, il mio auspicio è che nella settimana precedente si possa giocare la Coppa Italia. In caso di nuovo stop la Figc ha sia un piano B che un piano C“: lo ha annunciato il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora a margine all’incontro previsto con i vertici federali
Al termine della riunione iniziata giovedì alle 18.30 tra governo, FIGC, leghe e rappresentanti di calciatori, allenatori e arbitri, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha comunicato che il campionato di Serie A riprenderà sabato 20 giugno mentre la Serie B ripartirà una settimana dopo, venerdì 26. Nei prossimi giorni la Lega Serie A dovrà decidere se iniziare con i recuperi o con le dieci partite della 27ª giornata. Spadafora ha aggiunto che dal 13 al 17 giugno potrebbero giocarsi semifinali (Juventus-Milan, Napoli-Inter) e finale di Coppa Italia.
La serie A femminile riprenderà invece a Luglio.
Prima della riunione il Comitato tecnico scientifico aveva approvato il protocollo di sicurezza delle partite, con misure simili a quelle messe in atto nelle ultime due settimane dalla Bundesliga tedesca. Negli stadi di Serie A saranno quindi ammesse non più di trecento persone fra giocatori, staff, dirigenti, arbitri, tecnici e altri addetti. Non ci saranno cerimonie prima del calcio d’inizio e tutte le persone ammesse all’interno degli impianti dovranno attenersi, quando possibile, alle norme di distanziamento.
Per ottenere il via libera, la FIGC ha garantito al governo due piani di riserva in caso di nuova sospensione: il primo prevede l’interruzione del campionato e la sua conclusione tramite playoff e playout, mentre il secondo il “congelamento” della classifica.
Sibilia: “Ora serve fare le riforme”
La decisione presa dal Governo di permettere la ripartenza dei campionati professionistici di calcio dal 20 giugno è “uno sbocco positivo dopo quanto accaduto negli ultimi tre mesi. La questione sanitaria ci ha condizionato, ma mi sembra che le componenti della Federcalcio siano oggi arrivate a condividere questa scelta di ripartire. Ora dobbiamo fare le riforme necessarie“. Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia commenta così ad Italpress la decisione annunciata dal ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo Spadafora.
“Come Lnd, come tutti sapete, abbiamo già chiuso i nostri campionati – ha ricordato il vicepresidente vicario della Figc –, ma far ripartire i tornei professionistici significa dare nuova fiducia anche a noi e mandare un segnale importante alla gente sul fatto che il peggio potrebbe essere alle spalle, pur nella consapevolezza di dover sempre stare attenti.
Noi ripartiremo il primo luglio e la nostra stagione manterrà le date normali, concludendosi il 30 giugno 2021. Quando ho appoggiato questa governance federale ho condiviso un programma che prevedeva delle riforme strutturali“, ha poi rimarcato Sibilia ribadendo la necessità, già espressa anche dal numero uno della Figc Gabriele Gravina, di una riforma dei campionati per la stagione 2020/2021.
“Oggi, con la norma inserita nel decreto rilancio, il Governo ci ha dato anche la possibilità di snellire in modo importante la procedura e dunque è arrivato il tempo di fare questa riforma“, ha concluso il presidente della Lnd.