FIGC Consiglio Federale …aggiornamenti live ….
Come scrive strettoweb.com oggi, 8 giugno, può essere una data fondamentale per il futuro immediato del calcio in Italia. Il Consiglio federale della Figc, riunito dalle 12.00, è chiamato a decidere alcuni aspetti fondamentali della ripresa del campionato. Tra i nodi principali il tanto discusso algoritmo proposto da Gravina per decidere la classifica e che non ha trovato riscontri positivi tra i club, oltre all’eventuale blocco di retrocessioni e promozioni che invece ha scatenato le proteste dei Presidenti di Serie B. Al centro dei discorsi ci saranno anche la questione relativa alla quarantena per i casi positivi, le soluzioni per la Serie C e non solo.
GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA
Il giorno è finalmente arrivato, ecco il Consiglio Federale. Dopo mesi di inattività a causa dell’emergenza Coronavirus, il calcio italiano vede un barlume di speranza sulla ripartenza. Riflettori puntati sulla Serie C, dove è in ballo il discorso play-off e play-out, mentre le capolista Monza, Vicenza e Reggina attendono l’ufficialità della promozione. Anche per Serie A e Serie B saranno prese decisioni importanti.
15.05 – Sono queste le squadre promosse in Serie C dopo la definitiva chiusura della Serie D: Ssd PALERMO, Campodarsego, Lucchese, Pro Sesto, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris, Bitonto
14.48 – Serie C: Gozzano, Rimini e Rieti retrocesse in D
14.35 – Per quanto riguarda i playoff e playout in serie A in caso di nuovo stop del campionato, non è ancora stata presa una decisione come saranno strutturati anche perché il Consiglio è ancora in corso
14.29 – In Serie C, l’ultima di ogni girone retrocessa in Serie D
14.21 – il campionato di Serie C, ripartirà con la disputa di Playoff e Playout per determinare attraverso i primi la quarta promossa in B e attraverso i secondi le retrocessioni in serie D
14.15 – Dunque bocciata l’ipotesi avanzata di blocco delle retrocessioni dalla A
14.05 – come riporta Sky passa, dunque, la linea Gravina in Consiglio Federale. Con la maggioranza di 18 voti a favore e 3 contrari (la Lega Serie A), il Consiglio Federale della Figc ha approvato le linee guida proposte dal presidente Gabriele Gravina da applicare in caso di nuovo e definitivo stop al campionato, dunque playoff e playout. In caso di ulteriore necessità, l’algoritmo servirà a stabilire le qualificate in Europa e le retrocessioni
13.59 – In caso di blocco del campionato, saranno disputati i playoff e i playout anche in serie A. E’ questo il piano B qualora si dovesse determinare una nuova sospensione del calcio.
13.55 – Ufficiale Calcio femminile: il campionato di serie A donne non ripartirà
13.50 – Prime decisioni Serie C: votata la promozione di Monza, Vicenza e Reggina
13.45 -Marani: “Il calcio femminile? Mondo molto compatto. E’ un esempio che il calcio maschile, che molte volte è diviso, dovrebbe seguire. Le donne dovrebbero avere qualche posizione in più di rappresentanza politica sia nel mondo del calcio che dello sport in generale”
13.31 – Marani: “I club che hanno proposto il blocco delle retrocessioni ne escono male, perché ovunque in Europa ha bocciato questo tipo di proposta. Serve senso di unità, coesione e condivisione. Non si può forzare la mano come hanno fatto venerdì scorso con una proposta che viene bocciata. Da questa situazione esce rafforzata la Federazione . Se il calcio tornerà in campo lo dobbiamo soprattutto a Gravina e alla Federazione che hanno svolto un gran lavoro, meno a qualche club che ha voluto fare i propri interessi”.
13.25 – Prime indiscrezioni che filtrano dalla sede della FIGC, sembra debba passare la linea dei “risultati raccolti sul campo”, ovvero non il blocco delle retrocessioni che la Lega di Serie A aveva ipotizzato
13.20 –Le parole del vice presidente della Lega Pro Jacopo Tognon a Ottochannel: “In base all’esito del Consiglio andremo poi a ragionare sulle date, è anche possibile andare oltre giugno e partire a luglio, ma prima ci sarà da giocare la finale di coppa tra Ternana e Juventus Under 23, in campo neutro e in gara secca. In caso si decidesse con la conferma della classica formula dei playoff, se una squadra rinunciasse, a passare al turno successivo sarebbe la sua avversaria. Se invece ci dovesse essere una defezione di massa, potremmo anche optare per un format diverso. Partite secche fino alla final four? E’ un’ipotesi al vaglio, il Decreto Rilancio prevede la possibilità di modificare i formati e in questo modo eviteremmo di dover spostare squadre su e giu’ per l’Italia. Noi proporremo di giocare playoff e playout classici, se non sarà possibile proveremo a giocare partite di sola andata nei turni nazionali”
13.15 – Nessuna indiscrezione filtra ancora dal Consiglio Federale, iniziato circa un’ora fa. Riunione entrata nel vivo, tra i rappresentanti presenti in sede e quelli in video-conferenza.
12.40 – A poche ore dal Consiglio federale che deciderà, tra le altre cose, la ripresa e il format della Serie A femminile, le calciatrici hanno voluto eprimere la propria posizione attraverso un comunicato comparso sul sito dell’Assocalciatori e rilanciato attraverso i propri profili social: “Alla vigilia della decisione sulla eventuale ripresa della Serie A Femminile di calcio, teniamo molto a chiarire quello che è il nostro stato d’animo attuale e quelli che sono i pensieri che abbiamo maturato”.
Nostro sistema ancora acerbo
“Siamo sempre state unite in questi mesi attendendo con pazienza che ci venisse comunicata una decisione rispetto al nostro futuro. Abbiamo compreso che dovevamo aspettare, perché c’erano priorità da affrontare e molte cose da capire rispetto ad una situazione di emergenza che ha colpito profondamente il nostro Paese e che giustamente richiedeva riflessioni ponderate per fare ripartire tutte le attività della nostra vita con una adeguata sicurezza. Quando è arrivato il nostro momento ci è stato detto che c’era la volontà di provare a farci proseguire per non guastare il bel percorso che il calcio femminile stava facendo nel nostro Paese. Aperte ad ogni soluzione ci siamo messe a disposizione per capire se ci fossero le adeguate condizioni per continuare. Mentre attendevamo e lavoravamo ad una ripresa, però, è anche emersa la vera realtà del nostro sport oggi. L’emergenza ha di fatto messo in luce tutte le fragilità di un sistema ancora acerbo ma promettente che stava crescendo in questi anni e che ha dovuto affrontare una fulminea e gravosissima situazione”.
Confuse ma unite
“Le calciatrici oggi sono molto confuse. Non abbiamo paura ad ammetterlo. Non lo eravamo, eravamo unite in un unico pensiero in questi mesi, ora non lo siamo. E questo perché l’attesa genera dubbi, soprattutto per come è stata vissuta.
Nonostante quanto riconosciuto, nonostante le perplessità, i dubbi, la confusione che questa attesa lunga tre mesi ha generato, ancora una volta siamo qui, a parlare con una voce comune, perché pur nelle diversità ormai più che lecite di opinione, ci siamo rese conto che invece ci sono cose che abbiamo ben chiare e su cui ci troviamo unite come e più di sempre. E allora vogliamo parlare di quello che ci unisce e di quello che alla fine riteniamo davvero importante”.
Non tutte siamo messe nelle stesse condizioni
“A tutt’oggi, dopo molti mesi di inattività, permangono irrisolte criticità di carattere sanitario ed organizzativo e siamo quasi a ridosso dell’inizio di una nuova stagione. Mentre discutiamo della ripartenza, non possiamo farle tutte dallo stesso punto di vista. Molte calciatrici tutt’oggi non sono state convocate per gli allenamenti. Non sono messe nelle condizioni di praticare il loro sport e sono deluse dal fatto di non avere questa possibilità. Anche l’attesa di una decisione sarebbe stata differente avendo tutte rivisto l’erba di un campo da gioco, ma oggi non è così”.
Non condividiamo play off e play out
“Apprendiamo della proposta di terminare il campionato con una formula ridotta di play off e play out che coinvolgerebbero sei delle dodici squadre del nostro campionato. Non la condividiamo, perché non vediamo come possa essere tutelato il merito sportivo con una modalità di gioco che a nostro avviso non garantirebbe la vera equità. Le calciatrici pensano questo: o scendiamo tutte in campo o non ci scende nessuna. Tutte devono essere in grado di lottare per i propri obiettivi, oppure devono tutte mettere un punto su questa stagione e prepararsi per la prossima partendo dalle stesse condizioni”.
Sistema va riformato: status da professioniste
“Quello che appare in sintesi ai nostri occhi è che il nostro sistema va riformato. È tempo di decidere quale direzione dobbiamo prendere perché situazioni simili non sussistano più. Siamo le calciatrici della Serie A Femminile, si parla di noi e delle imprese della Nazionale di cui alcune di noi fanno parte e che sentiamo nostra. Ma è ora di garantire le giuste tutele a tutte quante, uno status da professioniste e condizioni reali di professionismo”.
Bisogna far crescere il nostro movimento
“Come sempre fatto, non ci esprimiamo in merito alla prosecuzione o meno di questa stagione. Siamo consapevoli che potrebbe essere per noi un’opportunità riprendere, ma crediamo anche che l’opportunità vera emersa in questi mesi, o forse una necessità non più procrastinabile, sia quella di spingere verso l’alto questo sistema, facendolo crescere e mettendo le giuste basi per elevarci come calciatrici, assieme ai nostri club e alla nostra federazione, per dare sostanza e risorse vere a questo pezzo di calcio che già a livello d’immagine è nel cuore di molti”.
12.38 L’ipotesi della Lega di A con il blocco delle retrocessioni ha messo un po’ di nervosismo. Ci sarà una nuova votazione che ristabilirà quei concetti che erano stati stabiliti il 20 maggio tra cui il non blocco delle retrocessioni.
12.35 – Le parole del presidente dell’Assoallenatori Renzo Ulivieri: “Spero che passi la linea federale, noi come Associazione siamo per quella. La speranza è che non serva niente di tutto questo e che si possa arrivare alla fine. Se c’è la volontà da parte di tutti arriveremo alla fine. Le furbate sono una brutta cosa, non funziona, ma l’ideologia è penetrata dentro di noi da troppo tempo. Il tifo violento? Ne vediamo troppe, c’è tantissima violenza in tutto il mondo. Fortunatamente c’è anche reazione popolare e la risposta deve essere collettiva, a partire dalle istituzioni fino alle coscienze di tutti noi”
12.30 – Secondo ‘Sky Sport’, Gabriele Gravina è orientato a fare un’altra votazione a proposito del blocco delle promozioni.
12.10 – E’ INIZIATO IL CONSIGLIO FEDERALE. Come riportato da TmW sono presenti Gravina, Lotito, Dal Pino, Ghirelli, Lo Monaco, Ulivieri e Sibilia, con le altre componenti che sono invece collegate in video conferenza.
12.00 – Il tema delle promozioni e delle retrocessioni sarà discusso nel corso del Consiglio Federale delle 12.00, e il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, Damiano Tommasi ne ha parlato in un’intervista al Corriere dello Sport: “non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale, quindi non sappiamo neppure se ci sarà una decisione da prendere o una votazione da tenere. C’è un solo dato certo. Nell’ultimo consiglio federale è stata deliberata la prosecuzione dei campionati professionistici e la permanenza di promozioni e retrocessioni. Perché questa cosa dovrebbe essere rimessa in discussione? Conosciamo la Lega di Serie A. Quelle assemblee vanno sempre in un certo modo. C’è poco da rimanere sorpresi. Unità d’intenti? Magari l’unità d’intenti si è formata proprio intorno a questa proposta di congelamento”.
11.50 – Walter Baumgartner, presidente del SudTirol, sarà uno dei rappresentanti della Lega Pro al Consiglio Federale. Ai microfoni di gianlucadimarzio.com ha svelato la situazione: “credo che si faranno i playoff come previsto, come prevede il format iniziale. Sono d’accordo sulla cristallizzazione dei campionati. Quando ho fatto il primo passo devo fare anche il secondo e il format prevede che le prime vadano in B. Non bisogna dimenticare che nell’ ultima Assemblea di Lega 52 società su 59 erano per questo tipo di soluzione. Poi sappiamo anche che non sarebbe mai corretto mandare il Monza ai play off”.
11.40 – Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, al Corriere dello Sport ha spiegato la posizione che assumerà in Consiglio Federale: “Manterremo la nostra linea di coerenza assoluta. Nel precedente Consiglio sono state varate delle regole e io ho votato a favore. Come Dilettanti abbiamo fermato il campionato, indicando squadre promosse e retrocesse. Le proteste? Legittime, ma qualcuno deve prendere delle decisioni e noi lo abbiamo fatto tramite il Consiglio Direttivo. Io cerco di essere sempre lineare e coerente con le scelte. L’ultimo Consiglio ha stabilito che bisogna ripartire. Ho appoggiato l’attuale governance perché nel programma c’era la riforma del sistema. Tutti sanno che le società professionistiche sono troppe, come si può pensare di aumentarne il numero?”.
11.30 – Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha rilasciato una battuta al volo a pochi minuti dall’inizio del Consiglio Federale. Queste le sue parole raccolte da TMW: “lavoriamo per il bene del calcio italiano. Algoritmo o linea proposta dalla Lega Serie A? Vediamo dopo”.
11.25 – Mancano circa 30 minuti all’inizio del Consiglio Federale. In Via Allegri a Roma iniziano ad arrivare i rappresentati delle varie Leghe che prenderanno parte all’incontro. Presenti il presidente della Lazio, Claudio Lotito, Pietro Lo Monaco, il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino e quello della Lega Pro, Francesco Ghirelli.