Illecito sportivo deferiti 2 calciatori, Bisceglie e Siracusa

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Illecito sportivo: deferite per responsabilità oggettiva A.S. Bisceglie e A.S.D. Siracusa

Il Procuratore Federale, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare, ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare Giordano Maccarrone, all’epoca dei fatti calciatore tesserato per la società A.S. Bisceglie. Maccarrone è stato deferito per aver posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento e il risultato delle gare Trapani-Bisceglie (13 ottobre 2018, Girone C Campionato di Lega Pro), Rende-Bisceglie (21 ottobre 2018, Girone C Campionato di Lega Pro), Bisceglie-Sicula Leonzio (13 febbraio 2019, Girone C Campionato di Lega Pro), Vibonese-Siracusa (5 agosto 2018, Coppa Italia di Lega Pro) e per avere nel corso dell’anno 2018 effettuato numerose scommesse su incontri di calcio nonostante la sua posizione di calciatore tesserato per una società affiliata alla FIGC appartenente al settore professionistico.

Il Procuratore ha deferito anche Marco Palermo, all’epoca dei fatti calciatore tesserato per la società Siracusa Calcio (oggi A.S.D Siracusa), per aver posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento e il risultato della gara Vibonese-Siracusa (5 agosto 2018, Coppa Italia di Lega Pro) allo scopo di consentire al sig. Giordano Maccarrone l’effettuazione di una scommessa dall’esito sicuro.

Sono state deferite a titolo di responsabilità oggettiva anche le società A.S.Bisceglie ed A.S.D. Siracusa (già Siracusa Calcio)

 

E’ Giordano Maccarrone, 29 anni, nato a Catania l’ex del Bisceglie ora nel Foggia in serie D, il calciatore arrestato insieme ad altre due persone nell’ambito dell’operazione ‘Corner bet’ della procura di Catania eseguita dagli uomini della polizia postale.

Le indagini sono partite dopo la denuncia del titolare una agenzia di scommesse di Catania secondo cui attraverso accessi informatici abusivi gli erano stati sottratti migliaia di euro da alcuni suoi conti. Nel corso delle indagini per la frode informatica, che ha successivamente portato a individuare altri indagati, sono emerse responsabilità per frode in competizioni sportive. Sono almeno tre gli incontri calcistici dello scorso campionato in cui è stato accertato l’interesse degli arrestati: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio.

Gli altri due arrestati sono: Andrea Leanza, 39 anni, titolare di un centro scommesse, Rosario Cavallaro, di 39, dipendente ditta privata. I due, dicono gli inquirenti “avvalendosi della fattiva collaborazione di Maccarrone, all’epoca calciatore del Bisceglie, si adoperavano per alterare talvolta l’esito delle partite, talvolta il numero dei corner e talvolta il numero delle espulsioni dei giocatori”.

Nei confronti degli indagati il gip ha disposto i domiciliari. Sono in corso perquisizioni e sequestri. Fatta luce su un sodalizio criminoso dedito alla realizzazione di frodi in alcune competizioni calcistiche di Lega Pro.