Ciao Totò ! Buona nuova vera vita ! (VIDEO)

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Totò aveva 59 anni ed era malato da mesi; giocò nella Juventus, nell’Inter e fu soprattutto l’attaccante della Nazionale ai Mondiali di Italia ’90. Ora ci ha lasciati.

Sarai sempre con noi, nelle nostre strade, nelle strade del tuo quartiere, il CEP, che mai hai dimenticato, nei nostri stadi. Grazie amico e fratello di tutti, grazie Totò, riposa in pace“: Così si è chiusa l’omelia di monsignor Sarullo per Totò Schillaci che ci ha lasciati a 59 anni a causa di un brutto tumore.

Sono circa 800 i presenti all’interno della Cattedrale per i funerale di Schillaci. Tra questi, il presidente della Figc Gabriele Gravina e Antonio Matarrese, presidente federale ai tempi del Mondiale di Italia 90. Accanto a loro, il presidente del Palermo Dario Mirri e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla

Mentre il feretro di Totò si allontanava dalla Cattedrale, terminati i funerali, qualcuno tra i presenti ha fatto partire la canzone “Un’estate italiana“, di Edoardo Bennato e Gianna Nannini. La colonna sonora delle notti magiche di Italia ’90, il Mondiale di cui Schillaci è stato il protagonista segnando sei reti

A portare all’esterno della Cattedrale la bara con la salma di Totò Schillaci, i suoi fratelli Giuseppe e Giovanni. Insieme a loro, con gli occhiali scuri, è riconoscibile anche Francesco Di Mariano, calciatore del Palermo e nipote del campione, cresciuto proprio alla scuola calcio di Schillaci.

Dopo l’omelia, è il momento della benedizione dell’arcivescovo di PalermoCorrado Lorefice. “Schillaci non ha mai giocato con il Palermo ma questa era la sua fede calcistica. E oggi questa fede e quella in Gesù si incontrano. Voglio ringraziare Totò per essere stato nella strada con i giovani, per far conoscere loro la via del bene”.

Di lui la Treccani scrive che e’ stato “l’eroe di una sola stagione”, il protagonista di una favola, breve, ma indimenticabile. Le notti magiche di Italia 90, che avevano la colonna sonora di “Un’estate italiana” di Gianna Nannini, portano il segno delle sue gesta e dei suoi occhi increduli, quasi spiritati e apparentemente spaesati, sgranati come fari micidiali puntati sulla rete avversaria. Toto’ Schillaci, morto alle 9.55 nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo per un cancro al colon, avrebbe compiuto 60 anni il primo dicembre.

Ex calciatore di Juventus e Inter, capocannoniere della nazionale ai mondiali di Italia 90, ‘manovale’ del gol e della vita, venuto faticosamente fuori dalla periferia di Palermo, dal quartiere San Giovanni Apostolo: il nome di un santo per un pezzo di citta’ marginale, come si usa da queste parti, il Cep, Centro espansione periferica.

Di te un ricordo sempre vivo di quando ti sei sposato la prima volta e noi ti abbiamo seguito con le telecamere fin dentro alla minuscola camera da letto che era grande quanto lo stesso letto e penso quanta strada hai fatto da quei giorni .

Quel giorno ti ho accompagnato in un giorno di festa oggi mentre vai a vivere la vera nuova vita in Paradiso dove ho avuto la fortuna di andare , quando sono morto, per poi ritornare sulla terra salvato dal massaggiatore della squadra di basket femminile del Verga che mi ha soccorso e salvato la vita in viale Campania.

E quando mi sono risvegliato dopo due giorni di coma ricordo bene che la prima cosa che ho chiesto al medico al mio risveglio è stato : “Ma domenica il Palermo cosa ha fatto ?”.

Ora sei un posto bellissimo e vivi circondato d’amore e sei finalmente beato. Sono felice per te …… Buona nuova vera vita caro amico mio !